Cosa è successo a Christian Eriksen?

Cosa è successo a Christian Eriksen? – Intervista al Dr. Alessandro Pagliaccia specialista in Medicina dello Sport, Responsabile del Centro di Medicina dello Sport e Riabilitazione al Fatebenefratelli di Roma nonché Responsabile Medico della Nazionale di Scherma le prossime olimpiadi di Tokyo – In questa puntata di “Sport e Salute” del 15/5/2021, la mia rubrica in onda su Teleradiostereo 92.7 ogni martedì alle 15:50 ed il sabato alle 9:40 abbiamo come ospite, come per gli altri sabato, Il Dr. Alessandro Pagliaccia
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Cosa è successo a Christian Eriksen?

Oggi in studio con noi per la rubrica “Sport e Salute” abbiamo il Dr. Alessandro Pagliaccia. Facciamo le dovute presentazioni che sono meritevoli direi: specialista in Medicina dello Sport, Responsabile del Centro di Medicina dello Sport e Riabilitazione al Fatebenefratelli di Roma nonché Responsabile Medico della Nazionale di Scherma le prossime olimpiadi di Tokyo.

Ben arrivato, bentrovato dottore è un piacere un grande piacere averla con noi. Volevo disturbarla, se facciamo in tempo – lo sa questa rubrica dura 3-4 minuti circa – per chiederle anche qualcosa sulle Olimpiadi se magari ci usciamo però partiamo da quello che è capitato a Christian Eriksen in quella partita che poteva diventare veramente drammatica, abbiamo visto delle storie belle ma abbiamo avuto tutti paura di perdere questo giocatore meraviglioso e io lascerei proprio a lei la parola per questo argomento molto delicato di cui ancora dobbiamo accettarne completamente le cause e capire se continuerà a giocare. Però quello che è sicuro è che quando avvengono queste cose ad un atleta fanno spavento, fanno molta impressione.

È corretto quello che ha detto e ha spaventato tutti quanti noi.

Brevemente, ormai insomma è cosa risaputa, ne hanno parlato tutti quanti, i media continuamente ne parlano ed è giusto parlarne, Eriksen è un ragazzo di 29 anni che gode di ottima salute e quello che è successo è qualcosa di inaspettato.

Un ragazzo supercontrollato ha avuto un arresto cardiaco nel campo e, come è stato detto più volte, è resuscitato.

È ritornato fortunatamente in vita e fondamentalmente per tre aspetti: uno perché il protocollo medico e l’organizzazione è stata veramente ineccepibile, fantastica. Due, un ringraziamento lo deve al suo capitano che ha avuto la prontezza di riflessi di disostruire le vie respiratorie, spostando di lato la lingua. E tre, un ringraziamento al cuore stesso perché il suo cuore è ripartito quando le possibilità di non ripartenza e quindi di un arresto che non si riprende, sono molto molto alte.

Quindi è stato un vero e proprio miracolo inspiegabile, cominciano ovviamente a circolare diverse teorie, e quella più accreditata ovviamente è legata a una anomalia cardiaca da un corto circuito elettrico che generalmente dipende da un fattore genetico e in buona parte dei casi la genetica corre in risposta a questa domanda, perché succede.

Sono ancora ovviamente ipotesi, non c’è nulla di definitivo, vedremo da tutti quanti gli accertamenti che verranno fatti e stanno già facendo. Tra le altre cose, apro la parentesi, lo staff ed il team dell’Inter Calcio organizzato e coordinato dal Dr. Volpi, sta partendo per Copenaghen, incontrerà lo staff danese e insieme capiranno al meglio tutto quello che si può capire dagli accertamenti fatti nei mesi passati.