Importanza della spalla – Intervista al Prof. Francesco Franceschi a L’Espresso del 1/12/2023. In questo articolo viene riportato uno stralcio dell’intervista rilasciata a L’Espresso dal Prof. Franceschi in merito all’importanza della spalla.
“Com’è strutturata la spalla?”Com’è strutturata la spalla?
La spalla è, in realtà, una complessa articolazione composta da molte componenti. La parte più rilevante è l’articolazione gleno-omerale, che coinvolge la scapola e l’omero. Queste due ossa sono collegate da un intricato sistema di legamenti e tendini. I legamenti svolgono il ruolo di collegare e mantenere unite queste ossa, mentre i tendini, in particolare quelli della cuffia dei rotatori, lavorano in armonia con il muscolo deltoide per consentire movimenti come sollevare il braccio.
Quali sono i problemi più comuni che colpiscono la spalla?
Tra i problemi più frequenti, spiccano le lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori, responsabili della maggior parte dei dolori alla spalla. Questi tendini possono infiammarsi a causa di una postura scorretta, accumulare depositi di calcio sulla loro superficie e, in alcuni casi, rompersi, compromettendo la mobilità del braccio. Un altro problema frequente è la lussazione della spalla, che può verificarsi a seguito di traumi o a causa di predisposizione genetica dovuta alla conformazione elastica dei legamenti in alcune persone, consentendo movimenti eccessivi simili a quelli dei contorsionisti. La terza patologia, forse la più comune, riguarda il danneggiamento della cartilagine, causato da fratture o dall’usura nel corso del tempo, che può portare all’artrosi.
Come è evoluta la chirurgia della spalla negli ultimi anni?
La chirurgia della spalla ha fatto notevoli progressi negli ultimi vent’anni. Ho assistito all’evoluzione delle tecniche. Solo tre decenni fa, per trattare problemi come la lussazione della spalla o le lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori, erano necessari interventi chirurgici invasivi con grandi cicatrici, spesso incerti nei risultati. Oggi, grazie all’artroscopia, possiamo affrontare questi problemi attraverso piccole incisioni di mezzo centimetro e ottenere risultati molto migliori. Ho avuto l’opportunità di studiare questa tecnica presso centri di eccellenza negli Stati Uniti, dove l’artroscopia era ancora poco conosciuta in Italia.”
Riportiamo l’intervista integrale di seguito.
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