Traumi alle articolazioni – Buongiorno Benessere 7/6/2025

Traumi alle articolazioni – Buongiorno Benessere 7/6/2025. In questa intervista su RaiUno durante la trasmissione Buongiorno Benessere con Vira Carbone, il Prof. Francesco Franceschi ortopedico a Roma, ha parlato dei traumi alle articolazioni ed in particolare alla spalla. Se avete perso l’intervista, potete rivederla qui.

Attenzione perché è interessantissimo anche questo spazio perché capita a tutti noi di stare a casa magari di inciampare in un tappeto di cadere oppure addirittura per strada di cadere. Capita tutti a tutte le età a prescindere anche da dalla nostra capacità di deambulare in maniera corretta e veloce. Quali sono i professor Francesco Franceschi le zone più a rischio che quando sbattiamo poi diventa veramente importantissimo tenere sotto controllo se non addirittura andare in ospedale?

La prima cosa che facciamo quando cadiamo è soprattutto cercare di ripararci, di evitare appunto il contatto diretto della faccia e quindi spesso i polsi possono essere infortunati, possono non possono subire distorsioni delle fratture ma anche le spalle perché con questo movimento noi possiamo strappare i movimenti delle spalle. L’altra articolazione molto importante sono le ginocchia perché cadendo possiamo cadere in ginocchio e sbattere il ginocchio e questo problema poi può dare tanto dolore anche nel corso dei giorni che passano.

Altre volte – purtroppo è molto importante – il trauma all’anca perché ci sono tanti anziani che soffrono di osteoporosi purtroppo e cadendo battono l’anca e hanno delle fratture molto importanti.

E come si fa a capire se è una contusione, una contusione forte oppure si è incrinato l’osso o fratturato? Cioè come si capisce? Ci sono dei segnali?

Assolutamente sì! Sicuramente l’articolazione non si muove più. Una spalla purtroppo non può esser tirata più su se c’è una frattura oppure una lesione di un tendine. Il polso non si può più girare, l’anca purtroppo non si può più caricare e quindi il paziente non si può rimettere in piedi anche se dobbiamo stare molto attenti a rimettere subito in piedi il paziente perché, quando la persona cade per terra e subisce un trauma, dobbiamo aspettare e aiutarlo un pochettino a rialzarsi.

Se si sbatte con la testa a terra, quali conseguenze si possono avvertire sul momento? Come faccio a capire l’entità del danno?

Sicuramente se il paziente sviene, è un danno abbastanza importante e quindi bisogna chiamare i soccorsi. Altre volte il risultato è semplicemente un piccolo bernoccolo, un ematoma.
Altre volte si può sbattere addirittura il naso e quindi si può avere una frattura del naso.

Bisogna stare molto attenti a queste piccole problematiche che poi possono essere anche non riconosciute e dare tanti altri problemi nel corso della giornata.

Scusi io li vedo un osso rotto, fratturato… No, rotto mi pare…

Bravissima, rotto e fratturato. È un femore. Siamo sopra al ginocchio tra l’anca e il ginocchio. Questo probabilmente ha avuto un trauma diretto forse è stato anche un incidente stradale.

Senta ma io devo capire quand’è che si deve andare in ospedale e quando si deve invece tentare la gestione domestica, casalinga, di una botta o di una caduta.

Quando il paziente si riesce, con molta pazienza e con calma, a rialzare in piedi, non ha problemi di conoscenza, non sviene può tranquillamente essere gestito in casa il trauma senza nessun problema ma quando vediamo che il paziente comincia ad avere un pochettino di nausea, di cefalea anche nel corso delle ore successive al trauma, quando anche il paziente a volte ha sonnolenza, dobbiamo contattare sicuramente un pronto soccorso, un’ambulanza e cercare dei soccorsi in ospedale.

Ecco ma quando si sbatte la testa è vero che non bisogna far dormire l’infortunato perché bisogna evitare proprio il sonno? Perché?

Beh sicuramente bisogna verificare le sue condizioni vitali e quindi se il paziente quando cade, sbatte la testa E sviene allora eh sì bisogna cercare di evitare che si addormenti soprattutto perché dobbiamo capire se questo paziente ha subito dei danni importanti o meno.

Però se il paziente ha avuto un piccolo trauma e dopo si vuole riposare, lasciamolo in pace.

Ma se sbatto proprio, se cado e quindi per proteggermi butto avanti i polsi e il mio polso me lo sento un pochettino slogato, posso fare un rimediuccio casalingo tipo me lo immobilizzo da sola ad esempio con cucchiaio di legno?

Evitiamo il cucchiaio però una piccola fasciatura sicuramente è molto utile. Fare la fasciatura senza cucchiaio beh è molto semplice. Si prende un tutore elastico e si avvolge al polso e anche così va molto bene. Non bisogna stringere troppo la fasciatura perché poi non passa più il sangue e quindi bisogna sempre osservare le dita se diventano blu o meno perché una fasciatura è importante per mantenere rigido un pochettino il polso però non deve essere troppo rigida.

Se non abbiamo il tutore possiamo utilizzare foulard oppure una struttura elastica magari anche una calza molto molto elastica potrebbe essere utile.

Se la parte è calda dolente e si gonfia?

Allora dobbiamo avere il sospetto che il nostro paziente possa aver avuto una frattura quindi è meglio portarlo in ospedale e fare una lastra in un pronto soccorso