Allotrapianto del ginocchio
Molto spesso in chirurgia ortopedica ci troviamo a dover sopperire a delle perdite di tessuto importanti dovute ad infezioni destruenti, a traumi da incidenti stradali o ad impianti che hanno lavorato male nel tempo ed hanno letteralmente mangiato l’osso del paziente.
Specialmente nella spalla e nel ginocchio abbiamo la possibilità di sostituire e riempire il vuoto con dell’osso o dei tendini presi da un donatore, proprio come si fa ad esempio nel trapianto della cornea o di altri tessuti importanti come il fegato, il cuore, il rene.
La differenza con questo tipo d’interventi è che nella sostituzione con tessuti ossei o tendinei, essendo poveri di cellule, non c’è una risposta immunitaria importante per cui il paziente non deve essere bombardato dopo con farmaci potentissimi e debilitanti.
Allotrapianto del ginocchio
Nelle protesi di ginocchio, e particolarmente nella riprotesizzazione, la perdita di tessuto osseo è molto frequente, non solo a livello della tibia e del femore ma anche a livello dell’articolazione femororotulea o dei tendini dell’apparato estensore.
Questa è infatti la zona più difficilmente sostituibile da protesi da revisione e sostituti dell’osso come i nuovi materiali bio mimetici in metalli porotici molto particolari.
Da qualche anno per sostituire l’apparato estensore come ho imparato dai maestri della chirurgia di revisione delle protesi di ginocchio degli Stati Uniti dove ho passato molto tempo, si utilizza un allograft cioè un allotrapianto che consiste nel sostituire la rotula ed i tendini rotuleo e quadricipitale con tendini e rotula prelevati da un donatore e conservati in un frigorifero a bassissime temperature che si chiama “banca dell’osso”
Ovviamente verrà scelto la stessa porzione ossea da sostituire delle stesse dimensioni della porzione danneggiata la quale viene montata sulla protesi di ginocchio da revisione impiantata a livello dell’articolazione femoro-tibiale