Capsulite adesiva o spalla congelata. Check-Up 1/12/2024

Capsulite adesiva o spalla congelata. Intervista al Prof. Francesco Franceschi durante la trasmissione “Check-Up” andata in onda su RaiUno il 1/12/2024. In questa speciale intervista ho trattato il tema della capsulite adesiva o spalla congelata. Se avete perso l’intervista potete rivederla qui.

Bentornati ad una nuova puntata di Check-Up. Oggi parleremo del dolore, una delle sensazioni più complesse che ci riguardano. Una risposta del corpo che segnala la presenza di un problema o di un danno. Parleremo del dolore fisico, di quello psicologico, di come funziona e di come farlo passare. Immaginiamo un dolore lancinante la spalla che si blocca e non riesce più a eseguire i suoi consueti movimenti come fosse veramente congelata. Oggi parliamo proprio di questo. Parliamo della spalla congelata e lo facciamo insieme al professor Francesco Franceschi, primario di ortopedia traumatologia dell’ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma. Allora professore io ho chiamato in un modo non proprio scientifico questa patologia, l’ho chiamata spalla congelata. In realtà come si chiama e che cos’è?

In realtà si chiama capsulite proprio perché è la malattia della capsula articolare della spalla.
La spalla è fatta da due ossa, l’omero e la scapola e sono tenute insieme da questa capsula che tiene insieme dei legamenti durante i movimenti della nostra articolazione.

La capsulite adesiva o spalla congelata è la malattia più frequente. Quasi l’80% dei pazienti che entrano dentro un ambulatorio con dolore alla spalla, hanno questo tipo di problema.

Vediamo allora come si manifesta la spalla congelata e cerchiamo di capire perché la sede principale di questa patologia sia proprio la capsula articolare.

Come vedete nell’animazione questa è una spalla, i muscoli e poi andando chiaramente al di sotto il braccio, si muove. Possiamo vedere le due ossa, l’omero e la scapola. Senza problemi di capsulite, il braccio si muove completamente. Può succedere che questo complesso dei legamenti a un certo punto si infiammi, diventi rosso e diventi sempre più rigido. Possiamo inoltre vedere questa specie di ragnatele che si chiamano aderenze.

Ecco così in questo momento il paziente purtroppo oltre a sentir dolore non riesce più a muovere la spalla. Potete vedere la spalla sinistra che si riesce ad alzare completamente mentre invece la spalla destra rimane parallela al pavimento in realtà e tutto questo proprio perché i legamenti, che prima avevano una certa elasticità, diventano invece molto duri e quindi il paziente non riesce più ad aprire la spalla a seconda delle sue attività quotidiane. Non riesce più a pettinarsi, non riesce più magari a prendere un oggetto posto in alto.C

Abbiamo detto che la spalla congelata si manifesta con un fortissimo dolore: ma quali sono gli altri sintomi di questa patologia? È vero che a seconda delle fasi della malattia può prevalere il dolore oppure la difficoltà del movimento?

È proprio vero! Questa malattia attraversa tre fasi:

  • la prima con un forte dolore che non si capisce da quale motivazione possa essere stato scaturito. A volte un piccolo strappo, magari il cane che tira un po’ troppo al guinzaglio, a volte una busta della spesa ti scappa giù e quindi si cerca di riprenderla all’improvviso! Non si sa qual è il motivo e a volte sono anche dei problemi ormonali e quindi questa fase qui viene appunto azionata all’inizio e il dolore diventa molto forte;
  • la seconda fase è quella della perdita del movimento quella che avete già visto cioè quando la capsula articolare diventa rigida, rossa e quindi non permette più all’articolazione di muoversi e in questa fase passa il dolore però il paziente non riesce più a muovere il braccio;
  • l’ultima fase è quella della guarigione ma è molto molto lunga. A volte il paziente da solo impiega sei mesi, a volte un anno per guarire quindi lo dobbiamo aiutare.

Però mi spiega professor Franceschi per quale motivo sembra che le più colpite siano proprio le donne?

Perché purtroppo ci sono delle cause sia ormonali sia immunologiche, immunitarie. Perché?

Perché questo tipo di patologie è spesso associata a problemi di tiroide che sono causati da degli anticorpi che vanno a colpire la nostra tiroide ma come colpiscono la nostra tiroide colpiscono anche spesso le nostre articolazioni in particolare la spalla che è una articolazione molto sensibile a queste cause immunitarie.

Ma come facciamo noi anche a capire che abbiamo una capsulite adesiva? Ci sono degli esami specifici che andrebbero fatti per poterla diagnosticare?

Gli esami vanno sempre fatti per escludere patologie concomitanti sempre a livello della spalla come le lesioni dei tendini, calcificazioni, problemi della cartilagine. Vanno fatte comunque la risonanza e la radiografia.

Però il vero problema si riesce a capire soltanto con la visita perché quando il paziente non riesce più a muovere la spalla, è chiaro che questo è un problema di capsulite.

Quindi l’esame clinico in primis. Professore ho visto che lei ha portato degli strumenti. Quali sono quindi le opzioni di trattamento disponibili oggi per affrontare questa patologia?

Innanzitutto dobbiamo cominciare con la terapia medica, con la fisioterapia e con le infiltrazioni che sono delle semplici e banali iniezioni all’interno dell’articolazione che, come potete vedere hanno dei punti di inoculazione proprio tra omero e scapola e si inietta cortisone proprio per togliere l’infiammazione sulla capsula.

Quando purtroppo tutto questo non funziona, bisogna intervenire in artroscopia. Vedete? Questi sono gli strumenti con due o tre buchetti grandi al massimo mezzo centrimetro noi riusciamo a entrare nella spalla, inseriamo questi strumenti come vedete sulla grafica. Eseguiamo dei buchetti microscopici di 5 mm dove inseriamo questi strumenti che ci permettono di guardare all’interno dell’articolazione collegati ad un grande visore e con questo strumento si eseguono questi tagliettini appunto a livello della capsula articolare che viene lasciata più larga in modo che il paziente riesce a muovere la spalla.

Quanto tempo per potersi riprendere poi da questo intervento?

La domanda è giustissima perché la riabilitazione va eseguita immediatamente perché sennò questi tagliettini che noi eseguiamo purtroppo si richiudono e la spalla ritorna ad essere rigida.

Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:

Capsulite adesiva o spalla congelata – Medicina 33 del 1/5/23

La Capsulite – Sport e Salute 17/11/2020

La capsulite o spalla congelata