Il dolore al ginocchio Prof. Francesco Franceschi ortopedico ginocchio Roma – In questa puntata di Sport e Salute parliamo di dolore al ginocchio che non è sempre sintomo di gravi problemi. Buon ascolto!
Caro professore oggi parliamo di una cosa che può spaventare perché parliamo di dolore al ginocchio. Quando uno pensa al dolore al ginocchio la prima cosa che viene in mente sono i menischi “Dio mi devo operare al menisco, dovrò fare una pulizia, oddio forse sono interessati i legamenti …”.
Ebbene non è sempre così perché magari professore dolore al ginocchio vuol dire anche dolore più semplice, problemi più piccoli però su cui porre l’attenzione ed è questo su cui ci vogliamo focalizzare oggi insieme vero professore?
Assolutamente Roberto, è proprio vero! Molto spesso, come hai introdotto te, quando uno sente dolore al ginocchio comincia subito a pensare “Mamma mia mi sarò rotto un menisco, mi sarò rovinato la cartilagine, il legamento non va…” Tante persone entrano in ambulatorio facendo questa domanda.
Fortunatamente però il dolore al ginocchio è legato ad un problema del menisco o della cartilagine soltanto nel 20-30-40 % dei casi.
Molto spesso il dolore al ginocchio è legato semplicemente ad una infiammazione magari dei tendini.
In particolare il dolore che si sente subito sotto la rotula, nel davanti del ginocchio, è legato all’infiammazione del tendine rotuleo che è un tendine molto importante, come ben sappiamo, specialmente nei calciatori perché il tendine è sovraccaricato quando il calciatore per esempio da un calcio alla palla, quando salta perché ci aiuta ad esempio a sviluppare la forza del quadricipite sul nostro ginocchio, sulla tibia.
Esatto è quello può creare tutta una serie di fastidi che però si possono trattare no professore ovviamente …
Certo! Oltretutto si possono avere differenti tipi di infiammazione. Si va semplicemente dal doloretto, e quindi magari semplicemente un pochettino più di riposo può aiutare a farlo andar via.
Nell’adolescente è molto frequente il dolore vicino al tendine rotuleo per un problema dell’accrescimento perché il tendine rotuleo si attacca, nei giovani calciatori, proprio in un punto molto debole all’inizio.
Perché noi, quando siamo giovani, siamo fatti più da cartilagine che da osso e la cartilagine si trasforma in osso ed in quel punto, nei giovani calciatori, questo tendine tira moltissimo ed infiamma tantissimo l’estremità della tibia che spesso si appuntisce (addirittura forma un bernoccoletto) ed i calciatori hanno molto dolore tanto è vero che genitori preoccupati ci portano il ragazzo adolescente credendo che abbia un problema molto serio, magari ai legamenti o al menisco ma in realtà è soltanto una tendinite molto importante del tendine rotuleo, una tendinite nel punto dove si inserisce.
Quando l’infiammazione non riesce ad andar via con il riposo, si può ricorrere alla fisioterapia.
Abbiamo tante possibilità: dagli esercizi fatti in modo particolare studiati proprio per il tipo di tendinite, fino alla terapia con le macchine quindi tecarterapia, laserterapia che è molto efficace.
Quando con la terapia non si riesce a risolvere il problema, si possono fare anche le infiltrazioni con i fattori di crescita che sono le famose infiltrazioni biologiche che tendono a rigenerare i tendini rovinati e consumati.
La interrompo professore parchè ho una piccola curiosità. Abbiamo parlato dei calciatori, di chi fa attività fisica intensa fino a 3 o 4 volte a settimana e qui è facile capirne le cause, lo ha spiegato lei: un po’ la crescita, la cartilagine, lo sforzo. Ma capita anche alle persone normali, a quelle che magari lo sforzo più grande che fanno è le scale, oppure la spesa … Come mai questa cosa professore? Un sovraccarico semplicemente?
Capita proprio perché il tendine rotuleo ci tira su la tibia e quindi la gamba, che è il movimento tipico che noi facciamo quando saliamo le scale e quindi lo mettiamo sotto stress.
Altre volte, oltre al tendine rotuleo, in questo tipo di movimento è interessata anche la rotula, quando uno appunto fa le scale o ad esempio la pressa in palestra, la leg extension cioè facciamo questo tipo di movimenti forzati in flesso-estensione che tirano proprio sul tendine rotuleo.
Ecco, questo per capire. Ma come diciamo sempre con il nostro Prof. Franceschi, i trattamenti, la scienza, la medicina vengono in vostro soccorso per cui ascoltate sempre il vostro corpo, non fate diagnosi né su internet né a casa per fatti vostri. Andate negli studi medici e vedrete che la percentuale più alta di casi non è una cosa gravissima, non è per forza un’operazione, non è necessariamente il famoso legamento crociato collaterale. E questo mi sento di dirlo io anche se non ho la competenza del Prof. Francesco Franceschi che è sempre con noi sia nella giornata odierna e nell’appuntamento di sabato mattina alle 9:40.
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