La lesione del bicipite

La lesione del bicipite Prof. Francesco Franceschi chirurgo ortopedico spalla Roma. Primario all’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli – Intervista del 7/12/2021 rubrica radiofonica “Sport e Salute” in onda ogni martedì alle 15:50 ed il sabato alle 9:40 su Teleradiostereo.

Professore oggi l’argomento che ha scelto, che abbiamo scelto, è particolarmente stimolante perché a chi non piace andare in palestra e fare i famosi bicipiti e avere belle braccia stile braccio di Ferro? Anche se poi in realtà c’è uno sviluppo iniziale molto veloce e poi ci vuole tanta pazienza per ottenere risultati ma la notizia è, e ve lo immaginate, che il bicipite si può lesionare corretto professore?

Bravo! Si può lesionare e può dare luogo a tante piccole problematiche che spaventano molto spesso i pazienti. Che succede?
Molto spesso il paziente sente un piccolo rumore al livello della spalla con un piccolo dolore e all’improvviso compare un rigonfiamento a livello del bicipite ancora più grande magari del bicipite che si era fatto gonfiandolo magari con degli esercizi ripetuti e continui.

E questa si chiama Sindrome di Braccio di Ferro. Che cosa significa?

Il bicipite è un tendine, una lunga fettuccia che arriva dentro la spalla insieme a tutti gli altri tendini e siccome è quello più sottile di tutti quanti, quello più soggetto, visto che è così sottile e debole, all’usura si può purtroppo infiammare.

A volte, quando si infiamma, è causa proprio del dolore della spalla.

Altre volte invece si può, dopo l’infiammazione, staccare e scende giù lungo il braccio e forma appunto questa palettina di cui ti parlavo veramente particolare. Infatti gli americani lo chiamano Segno di Popeye (Braccio di Ferro) – tutti quanti abbiamo visto i cartoni animati di Braccio di Ferro con quei grossi grossi bicipiti.

Assolutamente. La curiosità che mi viene è intanto se uno come al solito magari tramite riscaldamento, tramite attenzioni, può non prevenire al 100% ma avere un’attenzione e una cura nei confronti del proprio bicipite e se c’è un punto che possiamo individuare, una sorta di punto di rottura professore …

Guarda innanzitutto bisogna dire che questo è un problema, quando si stacca al livello della spalla, diverso da quando il bicipite (che dovete pensare che è un capo che è attaccato da una parte alla spalla, da una parte al braccio e dall’altra parte all’avambraccio e quindi ci permette con la sua contrazione di chiudere l’avambraccio quando facciamo esercizio verso il torace) è un punto diverso di rottura rispetto a quello che si rompe per esempio quando si rompe in chi fa box, in chi fa sollevamento pesi perché in questo caso, come giustamente dici tu, si rompe invece a livello dell’ avambraccio e invece di andare giù il bicipite dalla spalla al braccio, risale su dall’avambraccio al braccio in questo caso sempre facendo un piccolo rigonfiamento.

In questo caso, come dici tu, bisogna chiaramente cercare senza dubbio di riscaldare i muscoli, fare parecchi esercizi di stretching prima di andare a fare i nostri manubri, i nostri bicipiti fatti in tanti modi.

È vero pure che purtroppo in alcune persone c’è una predisposizione naturale e oltre ad esserci una predisposizione naturale si ha anche un accumulo appunto di infiammazione degenerativa, di grassi addirittura in alcune persone al livello dei tendini e il bicipite è uno di quelli che appunto ne fa le spese quanto prima.

Tutto molto chiaro però ecco devo anche capire quale tipo di attività fisica quindi quale sport –  ha citato il sollevamento pesi, la boxe, sono più soggette al problema – e se, non sia mai, ad un certo punto ti arriva ad un punto per cui è necessaria un’operazione professore …

Per quanto riguarda la rottura del bicipite al livello della spalla, non c’è bisogno di preoccuparsi nel senso che, se si interrompe il bicipite al livello della spalla, è quasi mai consigliato l’intervengo chirurgico.

Infatti non si ha una perdita di forza,  forse il 5-10% ma non di più e il dolore addirittura passa.

Addirittura il dolore che praticamente il paziente aveva prima nella spalla e che era dovuto al bicipite, staccandosi passa.

Quando invece si stacca al livello dell’avambraccio, l’intervento può essere necessario perché la perdita di forza è importante soprattutto nella rotazione dell’avambraccio come per esempio quando andiamo a girare una chiave nella toppa sentiamo, quando il tendine del bicipite è staccato al livello dell’avambraccio, una perdita di forza importante.

Assolutamente. Quindi avere sempre un po’ di accortezza, un po’ di riscaldamento sapendo che con una vita votata agli allenamenti e allo sforzo fisico questi piccoli incidenti possono accadere ma il discorso dei bicipiti è un po’ meno preoccupante.

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