Traumi da sci – Tg2 Italia Europa 16/1/2025

Traumi da sci: questo è l’argomento dell’intervista al Prof. Francesco Franceschi su Tg2 Italia Europa andato in onda il 16 gennaio 2025 su RaiDue alle 10:30. Se avete perso l’intervista, potete rivederla qui.

Dottor Franceschi, certo è che come diceva prima, insomma, la ginnastica presciistica è importantissima e pochi la fanno, perché noi passiamo dalla sedia dello studio, dell’ufficio e andiamo a sciare, sbagliato!

Assolutamente sì, perché i nostri muscoli servono quanto i legamenti che poi purtroppo si rompono per le varie distorsioni, ecco, vediamo qui un’immagine di un poverino che è cascato sulle piste da sci.

I muscoli servono per preparare le nostre ginocchia, le nostre spalle, che purtroppo subiscono adesso con lo snowboard tante lussazioni, a reggere l’urto o la distorsione o la rotazione di quando uno sci non si stacca e quindi cadiamo rovinosamente su queste piste.

Quali sono gli infortuni più comuni che accadono sciando?

Sicuramente quello più frequente è – al livello del ginocchio – la rottura, la lesione del legamento crociato anteriore che è un perno che noi abbiamo nel ginocchio che si rompe sempre nelle rotazioni eccessive di questa articolazione.
L’altra sempre più frequente, per la sempre più frequente diffusione dello snowboard, è la lussazione della spalla perché spesso noi cadiamo in avanti parandoci appunto con le mani e purtroppo abbiamo la possibilità che le nostre spalle possano lussarsi posteriormente dietro.

Altre volte abbiamo le fratture appunto dei polsi, altre volte le fratture delle gambe, del piatto tibiale, tante brutte cose di cui non vorrei parlare però mi avete chiamato per questo!

No, bisogna parlarne perché noi vogliamo fare informazione e dobbiamo fare anche attenzione. Il nostro pubblico a casa apprezzerà sicuramente quello che sta dicendo Dottor Franceschi.

Gasperi per effettuare una vacanza sulla neve tranquilla, senza possibilmente incidenti, che cosa si può fare, come possiamo anche prevenire?

Intervista a Gasperi
È correttissimo quello che diceva il Prof. Franceschi prima riguardo all’attività prescistica. Molto spesso però accade che uno va a fare la vacanza bianca e quindi non ha fatto attività. E allora cosa bisogna fare? Innanzitutto bisogna controllare bene l’attrezzatura perché magari gli sci sono lì da un anno e non sono preparati, non hanno la lamina, il peso non è regolato bene sugli attacchi. A volte è quasi meglio prendere il noleggio e già pronti.
C’è anche un decalogo dello sciatore. Io sono sciatore, inizio a sciare, sono fermo da un anno, non mi cimento subito su una pista nera, anche se sono uno sciatore progetto, riparto dalle piste blu. Vedo un attimo la tecnica, magari chiamo un maestro di sci le prime volte che mi aggiusta un attimo l’assetto, diciamo e poi riparto, poi vado sulle rosse, sulle nere. Ovviamente quando io scio che cosa faccio? Sto attento anche agli altri. Io sono a monte, scendo, guardo chi è davanti a me, quando lo supero devo avere abbastanza spazio. E quindi questi sono tutti accorgimenti che bisogna adottare per fare prevenzione, come ha detto bene.

Certo, una vacanza sulla neve è quanto meno sicura. Senta, Gasperi, una curiosità. Prima noi ci siamo collegati, dove poi ritorneremo a Campofelice con il nostro Andrea Romoli. C’è molta neve nell’Appennino, tantissima neve, nevica tantissimo, forse un pochino meno sulle Alpi. Questo è possibile però poi si interviene ovviamente con la neve artificiale, ma questo dal punto di vista ambientale può creare qualche problema anche per il lavoro che voi svolgete su quelle piste?

Gasperi
Fortunatamente le società di impianti italiane hanno investito molto in tecnologia. Una tecnologia che consente di produrre una neve che di artificiale ha poco. A me piace sempre dire che la neve che viene prodotta è un’unione di tre elementi. Innanzitutto l’acqua, l’acqua pura, piovana, viene raccolta. Poi c’è l’aria compressa che viene distribuita nella rete del sistema programmato e il terzo elemento ancora naturale che è il freddo. Quindi la neve che noi produciamo è una neve naturale che poi in primavera si scioglie, torna all’ambiente e quindi è un processo circolare con una sostenibilità totale. Ci sono anche i bacini, no? Tanti hanno investito nei bacini e sono preziosissimi perché si trattiene l’acqua.
Ormai noi assistiamo a fenomeni meteo veramente esasperati. Si passa da mesi di siccità a mesi magari di allagamenti. Ecco che i bacini possono fare equilibrare un attimino questo meteo. Io dico anche che i bacini montani sono soggetti anche a controlli. Periodicamente viene prelevato un campione d’acqua, perché quello che poi entra nella rete di innevamento è assolutamente torna all’ambiente in maniera totale. Quindi l’acqua viene presa in prestito.

Perfettamente sostenibile ci sta dicendo Gasperi. A proposito dell’elemento freddo, dottor Franceschi, lei che è primario del Reparto di ortopedia al San Piero di Roma, io ho una domanda da farle. Il freddo può influire anche sul nostro sistema scheletrico? Quando andiamo a sciare, il freddo può intervenire, vero?

Prof. Franceschi
Assolutamente sì, perché i nostri muscoli chiaramente prima di una discesa devono essere riscaldati come si dice, come qualsiasi atto sportivo appunto devono fare gli esercizi di allungamento, stiramento, perché devono essere pronti per resistere appunto ai cambiamenti di direzione che possono avere durante le piste. Se noi partiamo così freddi per una discesa, rischiamo ancora di più di perdere il controllo delle nostre ginocchia e delle nostre articolazioni.
In più certamente possiamo andare incontro a delle lesioni muscolari.

Poi su lei voglio tornare per quanto riguarda i bambini, quindi più piccoli o le persone più adulte, quindi gli anziani cosiddetti, se appunto è consigliabile lo sci. Vediamo spesso bambinetti, proprio piccoli piccoli che li mettono sugli sci. Comunque vogliamo tornare perché dal nostro Andrea Romoli che, insomma lì fa freddo eh, vediamo Andrea, eccoci!

Intervista Andrea Romoli
Si fa decisamente freddo, fa decisamente freddo e siamo con Gianmario Sulpizio che è un maestro di sci con cui parliamo di sicurezza degli impianti, sicurezza dello sci. Ci sono molti incidenti sulle piste da sci? Fortunatamente quest’anno non abbiamo avuto grossi incidenti o quantomeno di rilievo però sì come tutti gli sport all’area aperta possono accadere degli incidenti.
Fortunatamente grazie al servizio piste alle truppe alpine e carabinieri insomma all’attualità competenti riusciamo a limitarne gran parte ecco.
Perché ci sono delle persone che si comportano in maniera imprudente sulle piste da sci?
Assolutamente sì, diciamo che fondamentalmente le piste devono rispettare le regole del codice della strada quindi attenzione ai sorpassi e ai bordi. Più o meno il codice stradale, riportato appunto sulle piste bianche.
Quali sono i consigli per la sicurezza da dare a chi viene a sciare solo la domenica un po’ meno esperto?
Ecco innanzitutto venire equipaggiato in maniera corretta, non bere perché ricordiamo che da breve tempo è stato introdotto l’alcol test da parte dei carabinieri e soprattutto moderare la velocità. Gli incidenti possono essere molto seri. Possono essere molto seri, gravi. Può essere molto pericoloso, insomma, sciare.

Vediamo sfrecciare, dottor Franceschi, gente che ti passa a destra, a sinistra, snowboard. Veramente è complicato, perché c’è tanta gente, addirittura overtourism, si parla nella neve, però certo bisogna fare molta attenzione quando si scia. Bambini e anziani: consigliamo la neve? Consigliamo di sciare?

Prof. Franceschi
È un argomento molto interessante, perché in effetti anche io vedo tanti bambini sempre più piccoli sciare. Devo dire che i bambini, anche se cadono, nella maggior parte delle volte hanno sia le articolazioni che le ossa molto, ma molto più elastiche di un adulto, per cui hanno meno frequenza e meno possibilità di avere appunto delle fratture oppure delle lesioni dei legamenti. Per cui lasciamoli sciare, specialmente con il maestro vicino, lasciamoli prendere delle lezioni. Non penso che sia un problema per le loro articolazioni.
Per quanto riguarda gli anziani, dobbiamo riconoscere appunto che il miglioramento della qualità di vita e l’aumento appunto della lunghezza della vita impone, diciamo, e richiede appunto gli anziani sulle piste da sci, perché no?

Certamente bisogna sempre stare attenti a cadere, quindi bisogna essere un pochettino più prevenuti, specialmente le donne che hanno dei problemi di osteoporosi e quindi hanno più facilità alle fratture. Quindi facciamo attenzione sostanzialmente questo. Grazie davvero Francesco Franceschi di essere stato con noi, ringrazio Christian Gasperi, il nostro Andrea Romoli che appunto era a Campo Felice.

Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:

La prevenzione dei traumi da sci

Traumi spalla e stagione sciistica

Ginocchio e spalla gli infortuni sulle piste da sci

Frattura del piatto tibiale e sci

Lesioni del ginocchio e lussazioni della spalla nello snowboard