Chirurgia robotica e chirurgia in navigazione in ortopedia Prof. Francesco Franceschi chirurgo ortopedico a Roma – Intervista Sport e Salute del 15/1/2022
In questa puntata di Sport e Salute, la mia rubrica radiofonica in onda ogni martedì alle 15:50 ed il sabato alle 9:40 su Teleradiostereo, parliamo di tecnologia in sala operatoria e nello specifico di chirurgia robotica e chirurgia in navigazione. Buon ascolto!
Francesco buongiorno.
Ciao Valentina, ciao a tutti buongiorno!
Oggi andiamo un po’ nel futuro, anche se poi in realtà è presente perché poi insomma le tecnologie si sono tanto tanto tanto tanto evolute e parliamo di chirurgia robotica e chirurgia con navigazione. Intanto ci spieghi di cosa stiamo parlando nello specifico e poi andiamo a capire quanto sono utili, a che cosa e come utilizzarle al meglio.
Eh si ci pensavo proprio ieri mentre stavo facendo una protesi di ginocchio per via robotica.
Ormai sentiamo sempre più parlare di questi ternini “robot”, “navigazione in chirurgia”.
Hanno cominciato gli urologi facendo dei tumori impossibili con il robot, il famoso robot.
In pratica è un braccio meccanico collegato un computer e ad un video che ci permette, durante l’intervento, di eseguire l’intervento con la massima massima massima precisione.
Praticamente noi utilizziamo una specie di joystick (proprio come quello della PlayStation, pensa, è incredibile) e comandiamo questo braccio meccanico che a seconda del planning, della pianificazione che abbiamo fatto prima dell’intervento sulla base delle lastre paziente quindi magari delle ginocchia distrutte, un’anca distrutta, una spalla soprattutto distrutta, noi riusciamo a riprodurre quello che avevamo preventivato prima dell’intervento con l’utilizzo di questi diciamo robot come vengono chiamati.
Ok perfetto quindi questa intanto è la spiegazione. Cosa ci permettono di ottenere in più queste tecniche? Sono sempre utili, cioè è il caso di utilizzare le sempre?
La domanda è giustissima perché sicuramente ci permettono di essere molto ma molto precisi però in alcuni casi, in parecchi casi, ovviamente aumentano un pochettino il tempo operatorio per cui espongono a volte ad altre problematiche magari appunto durante l’intervento perché aumentando il tempo operatorio si possono aumentare a volte anche i rischi infettivi, etc. per cui non si possono o non si devono utilizzare sempre perché basta, anche molto spesso nei casi semplici che sono l’80% dei casi con cui ci troviamo appunto a combattere tutti i giorni, la manualità del chirurgo.
Vanni utilizzati soprattutto nei casi molto complessi. Sai ci sono tante persone che hanno delle articolazioni distrutte da delle fratture molto brutte, magari che hanno subìto dei bruttisimi incidenti stradali.
Allora in quel caso abbiamo senza dubbio la necessità di ricorrere o la facilità appunto a ricorrere a questi mezzi che ci permettono di ricostruire perfettamente, non solo con la nostra immaginazione o con la nostra manualità chirurgica, un’articolazione.
Quindi la cosa fondamentale intanto è rifarsi a uno specialista di cui ci si fidi veramente, che possa dare il consiglio giusto perché quello abbiamo capito caro Francesco, per parlare un pochino di tutte le cose di cui parliamo sempre insieme, è che ci sono tantissime tecnologie innovative e ed è perfetto, benissimo, però bisogna pensare quando è il caso e quando possono veramente dare un valore aggiunto a quello che andiamo a fare non essendo troppo invasive.
Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:
Chirurgia robotica in ortopedia “Sport e Salute”
Chirurgia protesica: le novità – Pianeta Sport TV
La protesi inversa Webinar 23/6/2020
Protesi inversa di spalla Tg2 Medicina 33
Protesi inversa di spalla: innovazione e protesi in 3D – Tg2 Medicina 33
La navigazione nella sostituzione protesica di spalla, ginocchio e anca