La spalla nel motociclismo: il caso Marquez L’evento della nuova stagione del MotoGP 2021: il campione Marc Marquez, dopo un anno di assenza dai circuiti, torna finalmente in pista.
Marc Marquez lo scorso anno, durante la gara di Jerez de la Frontera, gara inaugurale della stagione del Motomondiale 2020, è stato vittima di una violenta caduta a pochi giri dalla fine.
Rotolando fuori pista, è stato colpito dalla moto al braccio destro che le ha provocato una frattura diafisaria trasversale all’omero destro.
Questo evento gli ha impedito di gareggiare per tutto il 2020.
Dopo pochi giorni dall’infortunio, il pilota è stato sottoposto ad un intervento chirurgico ortopedico con l’inserimento di una placca in titanio per ridurre la frattura.
La spalla nel motociclismo: il caso Marquez
Marquez ha provato a tornare subito in pista e, sebbene all’inizio ci fosse stato un buon feedback, si è invece reso necessario un nuovo intervento chirurgico per sostituire la placca che si era danneggiata.
Il precoce ritorno in pista ha causato un forte stress nella parte operata ed ha causato alcuni danni alla piastra in titanio che è stata rimossa e sostituita.
Purtroppo, però dopo questo intervento le cose si sono ancora complicate fino a rendere necessario un terzo intervento.
Così riportava il comunicato stampa ufficiale della Honda “Marc Marquez ha subito un nuovo intervento al braccio destro a seguito della lenta guarigione dell’osso dell’omero, che non è migliorata nonostante un trattamento specifico a onde d’urto.”
La spalla nel motociclismo: il caso Marquez
In effetti Marc Marquez, per risolvere definitivamente la situazione causata dall’infortunio, ha deciso di intraprendere la strada del trapianto osseo.
L’intervento è stato eseguito per risolvere la pseudoartrosi dell’omero destro. Questa condizione si presenta quando i due monconi dell’osso fratturato non riescono a saldarsi completamente.
Con buona probabilità i precedenti interventi hanno causato debolezza strutturale dell’osso perchè l’inserimento delle placche in titanio richiede numerosi fori che in questo caso hanno indebolito l’osso ed hanno compromesso la corretta guarigione.
In effetti il primo intervento è fallito perché il campione è tornato a gareggiare e ad allenarsi troppo precocemente non permettendo all’osso di ripararsi.
Ora, dopo lunghi ed impegnativi tempi di recupero, finalmente Marquez torna in pista.
Due settimane fa, infatti, è riuscito ad ottenere grandi risultati già nelle prove libere ma, come lui ha dichiarato più volte, non è ancora al 100%: “Non guidavo come guido solitamente. L’unico momento che ho guidato a modo mio è stato nelle libere, ma se lo avessi fatto sempre sarei stato distrutto. Faccio ancora fatica con il tricipite, non posso usare il gomito come piace a me e all’ultima curva ho fatto tanta fatica. Il recupero non è ancora finito e non finirà a Jerez. Dopo 9 mesi con il braccio fermo è difficile: piano piano, anche mentalmente, si sta sbloccando tutto”.