Chirurgia robotica in ortopedia Prof. Francesco Franceschi chirurgo ortopedico spalla, ginocchio e anca a Roma – Intervista “Sport e Salute” del 12/7/2022
E allora eccoci qua con “Sport e Salute” come tutti i martedì alle 15:50 appuntamento che replichiamo anche il sabato alle 9:40. Con grande piacere diamo il buon pomeriggio al Professor Francesco Franceschi. Professore ben trovato!
Buon pomeriggio a te e a tutti! Ciao!
Nel ricordare, ovviamente come facciamo sempre e ci fa piacere farlo, che lei è Primario Ortopedico dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli ed in quanto primario e persona curiosa ovviamente di scienza, è sempre alla ricerca di nuovi giocattoli, di nuove tecnologie ed è giusto così. Chi non utilizzava, magari tra i nostri ascoltatori, i robot? Però li utilizzavamo per giocare, per divertirci. Invece i robot esistono, esistono nelle aziende, esistono nelle fabbriche ed esistono soprattutto in campo medico-scientifico perché ci permettono di avere grandissimi vantaggi con queste nuove tecnologie e so che lei si è confrontato con un nuovo amico, un nuovo giocattolino robotico professore …
Sì perché ormai ogni azienda sta uscendo fuori con questa nuova tecnologia perché in effetti è tecnologia pazzesca.
Ci permette di eseguire un intervento proprio come è stato programmato sul nostro tavolo con un computer e quindi abbiamo la possibilità, prima in ambulatorio per far vedere al paziente come sarà appunto la sua articolazione – a volte una spalla, un ginocchio, un’anca – dopo aver innestato la protesi e come si muoverà dopo aver impiantato una nuova protesi. Ma soprattutto, dopo aver programmato appunto questo intervento, avremo la possibilità di impiantare, esattamente come prevedevamo, questa protesi perché sai è facile chiaramente prevedere, provare ad eseguire appunto un intervento corretto – anche se ormai, facendone tanti tutti quanti noi chirurghi, abbiamo una certa esperienza.
Chirurgia robotica in ortopedia
Però questo tipo di tecnologia ci permette di eseguire interventi proprio al millimetro.
Tu sai che, per esempio, per quanto riguarda il ginocchio, per fare una protesi correttamente, tu devi essere veramente preciso in quanto se magari la metti un pochettino più angolata oppure un pochettino più spostata, il paziente può avere un pochettino di fastidio, dolori oppure la protesi si può mobilizzare nel tempo e questo tipo di tecnologia è diventata sempre più accurata.
Oggi ho provato un nuovo tipo di robot che permette, con dei computer che sono in connessione continua con il braccio meccanico che ti aiuta ad operare, di impiantare queste protesi in modo super corretto e questo aiuta soprattutto per i giovani perché specialmente i giovani, quando purtroppo hanno delle articolazioni rovinate dall’artrosi precoce o altre volte per un trauma – perché molte volte purtroppo abbiamo anche da trattare dei giovani che hanno subito un incidente stradale e quindi hanno delle articolazioni delle ginocchia specialmente, completamente deformate – dobbiamo rivestirle con la superficie protesica ed, essendo giovani, hanno bisogno poi di far durare questa superficie protesica più tempo per cui più le impiantiamo bene e più dureranno e questi bracci meccanici collegati a questi computer che sono stati programmati prima dell’intervento per eseguire l’intervento in una certa maniera, ti aiutano a modellare appunto il tuo ginocchio o la tua articolazione in modo poi da inserire la protesi proprio come deve essere inserita per far durare nel tempo l’intervento.
Chirurgia robotica in ortopedia
E questa precisione mi fa pensare, è proprio per far capire quanto ci avviciniamo a quello che abbiamo sempre visto magari nei film di fantascienza dove c’è sempre un replicaticante, un automa, che ha questi ideali prolungamenti che consentono praticamente tutti i movimenti anche di più perché lì si esagera un pochino, è finzione che abbiamo noi con i nostri arti naturali. Possiamo dire che siamo vicini a questo tipo di futuro? Non abbiamo ancora le macchine che volano, forse anche per scelta, però abbiamo delle protesi pazzesche. È da film di fantascienza o è azzardato professore?
Guarda stiamo veramente vicini, ci manca poco al fatto che il computer ed il robot apra direttamente nel ginocchio per inserire la protesi perché quello lo dobbiamo fare ancora noi però tutto il resto sicuramente è guidato e aiutato appunto dal computer.
Qui stiamo veramente vicini a questo futuro. Poi prima questo tipo di tecnologia faceva perdere tanto tempo in sala operatoria invece con questa tecnologia nuovissima si riesce a perdere molto ma molto meno tempo e ad eseguire interventi, anche tecnologicamente perfetti, in tempi ragionevoli.
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