La spalla nello sport della Vela
Mai come in questo periodo con l’America’s cup e Luna Rossa è tornata alla ribalta la vela, sport che nonostante l’idea leggiadra di navigazione tramite il vento e non potente perché guidata da un motore, richiede invece prestanza fisica e scioltezza nell’eseguire i vari ruoli presenti in un imbarcazione.
Queste abilità ovviamente mettono a dura prova le nostre articolazioni.
Spalla, anca e ginocchio sono severamente impegnate già in una gita innocua in barca, figuriamoci in caso di una competizione sportiva come l’America’s cup.
La spalla nello sport della Vela
Il prodiere è generalmente forte, molto acrobatico e anche coraggioso.
È lui, infatti, che deve collegare le scotte e le drizze delle vele di prua e anche dello spinnaker e del suo tangone, ogni volta che si effettua un cambio; il prodiere è chiamato a salire sull’albero.
L’aiuto prodiere è quello che si occupa di portare giù le vele e di piegarle e impacchettarle prima e dopo il cambio. Un lavoro scomodo e faticoso che va fatto con molta precisione e altrettanta rapidità.
I grinder sono il vero motore di una barca di America’s Cup e non in senso letterale.
Gli uomini addetti ai verricelli, infatti, sono quelli che cazzano le scotte e le drizze di tutte le vele; questo comporta uno stress fisico enorme, soprattutto durante i famosi ‘gybe o tack duel’, quando cioè le due barche effettuano un serrato duello di strambate o di virate per smarcarsi a vicenda.
La spalla nello sport della Vela
Anche se i grinder, proprio per le loro caratteristiche fisiche provengono spesso da altri sport, come il football o il canottaggio, devono imparare in breve tempo le regole tattiche e il lavoro dei trimmer. Soltanto così potranno anticipare le mosse e lavorare in perfetta sincronia con gli altri.
È chiaro che con tutti questi movimenti di trazione, flessione iperestensione, le spalle sono super stressate ed in particolare possono verificarsi lussazioni, sublussazioni e piccole rotture dei tendini della famosa cuffia dei rotatori e dei legamenti della spalla.
Ma bisogna però anche stare attenti a non scivolare sul bagnato e subire distorsioni delle ginocchia, tantomeno iperestensioni che possono portare alla lesione del legamento crociato anteriore o dei menischi.